mercoledì 7 settembre 2011

La gravidanza come esperienza unica

La gravidanza e la maternità costituiscono eventi di importanza fondamentale nella vita di una donna, da non ritenersi come fatti unicamente biologici, ma soprattutto come esperienze psicologiche intense e significative, che implicano significati emotivi profondi e fortemente evocativi del mondo interno delle fantasie e dell’immaginario individuale e collettivo.
Il divenire madre può essere considerato come una tappa determinante del processo di formazione della donna, tale da comportare una totale trasformazione e riorganizzazione del proprio senso d’identità.
Inoltre, questa tappa costituisce un banco di prova nel progetto di vita della coppia, mettendo in crisi l’equilibrio raggiunto fino ad ora, riorganizzando i ruoli e le funzioni in vista dell’ingresso di un nuovo membro nella famiglia, il figlio (Minuchin S., 1974).
Infatti, la nascita di un bambino introduce la coppia in una nuova fase del ciclo vitale, da coppia a famiglia; la diade coniugale deve allargare i propri confini per poter includere il figlio, formando così una triade famigliare in cui si evidenziano ruoli e funzioni genitoriali.
Si tratta di un evento che, pur accadendo in un tempo preciso, prende le mosse da molto lontano, riassumendo in sé l’incidenza di varie componenti, quali le famiglie d’origine dei due partner, la loro storia biologica e psichica, l’ambiente socio-culturale in cui sono cresciuti: tale evento.
In gravidanza tutto avviene all’insegna delle modificazioni vistose, che non possono essere paragonabili, per la loro portata, a nessuna delle altre epoche di passaggio della vita femminile, quali ad esempio, l’adolescenza o la menopausa.
Dal punto di vista biologico, l’organismo di una donna diventa un laboratorio; si attiva in modo singolare per garantire lo sviluppo del nuovo individuo, per creare lo spazio fisico necessario alla gravidanza stessa, attraverso una trasformazione corporea molto importante.
A questo intenso lavoro biologico fa riscontro una mobilitazione psichica molto impegnativa che deve affrontare la nuova realtà, ma anche il riapparire di conflitti del passato, in una situazione di aumentata permeabilità tra la sfera somatica e l’aspetto mentale, con influenze reciproche tra tali punti. Infatti, come il corpo subisce delle trasformazioni per accogliere e contenere il bambino, così la mente della donna comincia a fantasticare su se stessa nel nuovo ruolo di madre e sul proprio bambino, sulla relazione che si instaurerà tra di loro.
L’esperienza della maternità si inserisce nella storia dello sviluppo psichico personale e assume per ogni donna un significato ed una connotazione differenti; pur rappresentando un momento di massima gioia ed autorealizzazione emotiva, comporta coinvolgimenti ed implicazioni affettive profonde, tale da configurarsi come una situazione estremamente complessa, delicata e potenzialmente portatrice di ansie, angosce e preoccupazioni. 
 E’ una fase ricca di innumerevoli potenzialità evolutive, ma nel contempo è aperta a rischi che non vanno sottovalutati. Essa appare capace di riattivare dinamiche psichiche profonde, legate a vissuti psichici conflittuali consci o inconsci, legati alla struttura di personalità e alle esperienze affettive precoci. Una gestazione percepita come indesiderata, stressante o traumatica, può avere delle ripercussioni talmente pesanti e destabilizzanti sulla psiche della donna da causare l’insorgere di difficoltà e di problematiche psicologiche, a volte anche di tipo clinico, direttamente precipitate dal divenire madre (Monti F., Davalli B., 2005).
Dunque, accostarsi alla gravidanza presuppone un approccio globale che tenga conto il più possibile dei vari aspetti in gioco in quanto la gravidanza, e con essa il puerperio e l’allattamento, rappresentano una sequenza di eventi che sono sin dall’inizio biologici, psicologici e relazionali.
Dinnanzi alla necessità di prevenire situazioni problematiche derivanti dalle diverse modalità di adattamento alla nuova situazione, non sembra giovare la tendenza verso un approccio esclusivamente medico alla gravidanza e alla maternità; oggi, purtroppo, si tende ad ignorare il sostegno alla madre e alla coppia durante la gravidanza, limitandolo ai soli casi in cui uno scompenso risulti ormai evidente.

Bibliografia
Minuchin, S. (1974). Family and famiy therapy. Harward University Press, Cambridge: Mass. Trad. It. Roma: Astrolabio, (1976)

Monti, F., Davalli, B. (a cura di). (2005). Ripensare la nascita. Bologna: Pentagron.

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