giovedì 13 ottobre 2011

Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do...

Il ritmo sonno-veglia di neonati e bambini varia a seconda dei casi; alcuni bambini, fin dalla nascita, necessitano di più ore di sonno rispetto ad altri.
 A scopo indicativo, dalla nascita ai tre mesi, un neonato può dormire 16-17 ore su 24, oppure solamente 8, compresi i pisolini durante il giorno; il suo sonno è influenzato da numerose variabili quali il numero di pasti, specialmente di notte, il troppo caldo o il troppo freddo.
Dai tre ai sei mesi, il bambino crescendo ha meno necessità di essere nutrito di notte e di conseguenza i periodi di riposo si allungano; alcuni saranno in grado di dormire per 8 o più ore di seguito. 
Dai sei ai dodici mesi, la maggior parte dei bambini non ha più bisogno di mangiare di notte e quindi alcuni potrebbero dormire anche per 12 ore consecutive. A dodici mesi, i bambini dormono per un totale di 12-15, compresi i riposini  fatti nel corso della giornata.
Verso i due anni, è probabile che i piccoli dormano 11-12 ore a notte con uno o due riposini di giorno.
A tre-quattro anni, quasi tutti hanno bisogno di dormire 12 ore di sonno; alcuni potrebbero averne bisogno solo di 11 ore, mentre altri anche 14, con un pisolino durante il giorno.
Sin dalla nascita, si possono prevenire alcuni disturbi del sonno, stabilendo insieme al bambino una semplice e serena routine prima di andare a letto. Per esempio: fargli il bagnetto, mettergli il pigiamino, dargli il latte o la cena, lavargli i denti, la lettura di una favola, le coccole e infine il bacio della buona notte.
E' importante che queste abitudini vengano mantenute, anche con i bambini più grandi, evitando giochi movimentati prima di andare a letto.
Sarebbe opportuno mettere il piccolo ancora sveglio nel proprio letto invece di farlo addormentare in braccio,    altrimenti il bambino non imparerà ad addormentarsi da solo nella propria culla o lettino e vorrà essere cullato o rassicurato ogni volta che si sveglierà. E' necessario mettere a portata di mano del bambino alcuni oggetti che servono per rassicurarlo, come il ciuccio, un pupazzo, una copertina impregnata dell'odore della mamma o una debole luce soffusa.
Comunque, la maggior parte dei bambini al di sotto dei cinque anni si svegliano ancora di notte; alcuni si riaddormentano da soli, altri piangono e richiedono la presenza del genitore.
E' opportuno comprendere il motivo del risveglio e agire di conseguenza; per esempio, se il bambino ha paura del buio, lasciare una luce per la notte; se si sveglia a causa di brutti sogni e incubi, cercare di capirne il motivo; se ha troppo caldo o freddo, regolare i condizionatori o i caloriferi, mettendo una copertina in più. Bisogna assicurarsi che tutto sia a posto e rimettere a letto il bambino senza fare confusione o portarlo in altre stanze e, se è necessario, dargli dell'acqua.
 Gli incubi sono molto frequenti tra i 18-36 mesi e non sono da considerarsi segno di malattia, ma sono legati a ciò che è accaduto durante il giorno, generando nel bambino ansia o paura; il bambino dovrà essere rassicurato e generalmente non vi sono conseguenze e cessano con il tempo.
La capacità di addormentarsi da soli e riuscire a dormire per tutta la notte è una conquista importante nel percorso verso l'autonomia e la maggior parte dei problemi legati al sonno si risolvono mettendo in pratica dei semplici accorgimenti. 
C'è bisogno di molta pazienza e impegno ed è importante che entrambi i genitori siano concordi e coerenti con la strategia da seguire.

Nessun commento:

Posta un commento